regole di mento.Spot cammina in un parco cittadino dicendo alle persone che incontra di allontanarsi di un metro l'una dall'altra.Grazie alle sue telecamere può anche stimare il numero di persone presenti nel parco.
Robot uccisori di germi
I robot di disinfezione hanno dimostrato il loro valore nella lotta contro il COVID-19.I modelli che utilizzano il vapore di perossido di idrogeno (HPV) e la luce ultravioletta (UV) si stanno ora muovendo attraverso ospedali, centri sanitari, edifici governativi e centri pubblici in tutto il mondo nel tentativo di disinfettare le superfici.
Il produttore danese UVD Robots costruisce macchine che utilizzano un veicolo a guida autonoma (AGV), molto simile a quelli comunemente presenti negli ambienti industriali, come base per una serie di trasmettitori di luce ultravioletta (UV) che possono distruggere i virus.
Il CEO Per Juul Nielsen conferma che la luce UV con una lunghezza d'onda di 254 nm ha un effetto germicida in una distanza di circa un metro e che i robot sono stati utilizzati a questo scopo negli ospedali europei.Dice che una delle macchine potrebbe in genere disinfettare una singola camera da letto in circa cinque minuti, prestando particolare attenzione alle superfici “high-touch” come corrimano e maniglie delle porte.
Presso Siemens Corporate Technology China, l'Advanced Manufacturing Automation (AMA), che ha un focus sui robot speciali e industriali;veicoli senza equipaggio;e apparecchiature intelligenti per applicazioni robotiche, si sono anch’esse mosse rapidamente per contribuire a contrastare la diffusione del virus.Il laboratorio ha prodotto in una sola settimana un robot disinfettante intelligente, spiega Yu Qi, capo del suo gruppo di ricerca.Il suo modello, alimentato da una batteria al litio, distribuisce una nebbia per neutralizzare il COVID-19 e può disinfettare tra 20.000 e 36.000 metri quadrati in un'ora.
Prepararsi alla prossima pandemia con i robot
Anche nell’industria i robot hanno avuto un ruolo importante.Hanno contribuito ad aumentare i volumi di produzione per soddisfare la crescente domanda di nuovi prodotti creati dalla pandemia.Sono stati anche coinvolti nella rapida riconfigurazione delle operazioni per realizzare prodotti sanitari come maschere o ventilatori.
Enrico Krog Iversen ha fondato la Universal Robots, uno dei maggiori fornitori mondiali di cobot, che comprende un tipo di automazione che, secondo lui, è particolarmente pertinente alle circostanze attuali.Spiega che la facilità con cui i cobot possono essere riprogrammati ha due importanti implicazioni.Il primo è che facilita la “rapida riconfigurazione delle linee di produzione” per consentire la maggiore separazione fisica delle persone richiesta dal virus.Il secondo è che consente l’introduzione altrettanto rapida di nuovi prodotti per i quali la pandemia ha creato una domanda.
Iversen ritiene che, una volta superata la crisi, la domanda di cobot sarà maggiore rispetto a quella dei robot più convenzionali.
I robot potrebbero anche essere strumenti utili per prepararsi meglio a eventuali future pandemie.Iversen ha anche fondato OnRobot, un'azienda che produce dispositivi "end effector" come pinze e sensori per bracci robotici.Conferma che le aziende manifatturiere ora si stanno decisamente “rivolgendo agli integratori” per chiedere consigli su come aumentare l’uso dell’automazione.
Modificato da Lisa
Orario di pubblicazione: 27 dicembre 2021